Maurizio Setti è nato a Castelfranco Emilia (Mo), nel 1950.
Vive a Carpi (Mo) dal 1980. Espone dal 1979.
La sua tecnica per moltissimi anni è il collage, che elabora in tante versioni, dal figurativo all’astratto, dal rilievo alla scultura vera e propria.
Dal 2001 la sua tecnica, ora mista, ha preso una strada decisamente figurativa.
Dal 2004 una tematica che ha preso sempre più corpo e sostanza è quella che ha coniato come “Le Dimore della Luce” che rappresenta in sintesi la raffigurazione delle chiese, soprattutto romaniche e che come dice l’autore “…nei cui quadri cerco di far uscire quella luce che hanno dentro…”
A seguito di mostre sulle chiese romaniche concentrate in territori specifici e successivamente la mostra itinerante dedicata all’anniversario di Matilde di Canossa, si sono pubblicati i seguenti libri-catalogo:
- Le Dimore della Luce. Il romanico prezioso nelle terre a sud di Modena (esaurito).
- Le Dimore della Luce. Il romanico sulle strade della Valpolicella.
- Nelle terre di Matilde: tra pievi, acque e sentieri.
Dal 2017 c’è il tema della musica. Rappresentare sulla carta il “sonoro” della musica, il movimento del suono. Dove gesti e movimenti “hanno il compito” di trasmettere musica. Ricerca d’atmosfera…
A tutto il 2019 ha allestito 47 personali e partecipato a 165 a concorsi e collettive.
E’ inserito in vari libri e riviste d’arte, tra i quali:
- Annuario Nonantolarte di Nonantola
- Catalogo Generale Sartori – Edizione 2020 – Galleria Sartori, Mantova
Della sua attività si sono interessati: osservatori d’arte, la stampa specializzata, i quotidiani, la radio e la TV.
Della sua arte hanno scritto tra gli altri: Renato Bolondi, Michele Fuoco, Brunetto Salvarani, A.C. Simonini, Aldo Zagni, Jacopo Chiostri, Mario Bizzoccoli e Gianfranco Ferlisi.
Le sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private.
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- Collettiva “SPORT”
- Collettiva “DiDANTE 2021″ ”
Convegno Matildico – 11 ottobre 2020Esposizione a contorno